Anno: 2016
Team: A.BA.CO. – Fabio Vece, prof. Antonio De Luca, prof. Rita Micarelli, prof. Giorgio Pizziolo, Marco Capo, Antonio Palumbo, Luca Casaburi, Lucido Di Gregorio, Antonio Coviello, Rossella Solimeo, Vincenzo Pepe, Carmine D’Ambrosio, Carmine Ciuccio, Andrea La Pietra, Anna Iannone, Annalisa Davide, Daniela Barlotti; consulente esterno prof. Vito Cappiello
Dall’analisi conoscitiva condotta in riferimento alla produzione europea e alla individuazione dei principali “nodi” strutturali si sono affrontate le scelte tipologiche definitive rapportate ai diversi scenari e contesti territoriali.
L’attraversamento è stato concepito sulla base di una matrice strutturale unitaria rispetto alla quale si rende possibile adottare soluzioni di “completamento” al fine di dare un vero e proprio “sistema compiuto di soluzioni architettoniche” in grado di garantire il raggiungimento di “possibili mediazioni” rispetto ad una molteplicità di condizioni sociali e territoriali di contesto.
La proposta di progetto in particolare è caratterizzata dalla ripetibilità di un modulo che rappresenta una vera e propria “invariante di sistema strutturale e tipologico” e da una elevata flessibilità riferita sia alla compiutezza del “modello tipologico”, che alla replicabilità e capacità di inserimento nei diversi contesti di riferimento urbano e territoriale.
Sono state, pertanto, immaginate diverse tipologie di contesto urbano e differenti connotazioni territoriali, sinteticamente rappresentabili in:
a) ambito urbano (relazioni in presenza di contesto fortemente antropizzato);
b) ambito extra-urbano a forte valenza ambientale e paesaggistica (valori di paesaggio con forti motivazioni emotive, linee di orizzonte definite e meritevoli di attenzione, punti di vista panoramici e di osservazione);
c) ambito extra-urbano a carattere rurale;
d) flessibilità e adattabilità di contesto rispetto alle funzioni, ai bisogni o alle domande di specifico interesse (ambientale, sociale …).
Il primo compito affrontato è stato quindi quello di individuare una ipotesi che fosse contemporaneamente strutturale ed architettonica per unificare i quattro elementi.
Sul medesimo impianto strutturale sono state, quindi, sviluppate due ipotesi architettoniche sostanzialmente differenti, da applicarsi a due differenti condizioni ambientali, una in contesto paesaggisticamente più rilevante, l’altra in contesto più rilevante per densità urbana.
Tuttavia tale suddivisione presenta anche forti caratteri di intercambiabilità, a seconda del contesto paesaggistico–ambientale in cui si inseriscono ed a seconda che si voglia operare con una logica di “contrapposizione” al paesaggio esistente o di “assimilazione” ad esso.
Il progetto degli svincoli è basato sull’adozione di alcune composizioni astratte di grandissimi artisti moderni, come base per un disegno paesaggistico, dove ai diversi colori delle composizioni astratte saranno accoppiate specie arboree, arbustive o graminacee, che riprendano i colori della composizione astratta di partenza. Si potrà prevedere l’istallazione di qualche opera di land art per gli svincoli più significativi.