Mercato coperto a Pinerolo (TO)

Concorso di progettazione per il mercato coperto di Pinerolo (TO)

Anno: 2018

Team: A.BA.CO. – Roberto Lagrutta 

La proposta progettuale persegue l’obiettivo di definire la superficie della piazza attraverso un disegno di pavimentazione determinata dalla funzione del mercato e di caratterizzare il suo spazio relazionando il nuovo edificio con quelli esistenti, allineandosi con essi nel tentativo di recuperare l’idea d’insula compatta, presente nel Piano Regolatore d’inizio novecento. La nuova Piazza, tangente alla strada che collega Corso Torino con Via Michele Buniva, si amplia riducendo le dimensioni delle strade che attualmente la delimitano.

Il nuovo edificio del mercato, immaginato per restituire un’idea di leggerezza, s’ispira alla tradizione dei grandi padiglioni di fine ottocento ed è realizzato con una struttura portante in ferro ed una copertura a falde asimmetriche a formare un compluvio. L’andamento della linea spezzata ed inclinata allude in primo luogo allo skyline delle Alpi, che dominano il panorama della città di Pinerolo, e quindi alla presenza delle coperture a falda degli edifici circostanti, che definiscono il carattere dello spazio urbano. Oltre a questo il concetto di copertura del nuovo edificio viene riletto capovolto, per dar forza all’idea del recupero dell’acqua piovana, idea che è strettamente relazionata all’altra funzione che la proposta progettuale associa a quella di mercato ortofrutticolo.

Il giardino offre la possibilità di lezioni teoriche/pratiche attraverso le attività che saranno svolte nelle due aule didattiche, negli orti tematici e con alberi da frutto coltivati in vaso, ma consente anche di frequentare e contemporaneamente di ravvivare l’dea di un genere di giardino, in uso nel 500, che il progetto pone al centro di una città che vanta una grande tradizioni di parchi. L’involucro che lo contiene è definito da una teoria di orti verticali, che costituiscono la trama del prospetto longitudinale, dichiarandone la funzione primaria di giardino orticolo e la specificità del tipo di mercato che soprassiede.

Reinventa Cavalcavia

Anno: 2016

Team: A.BA.CO. – Fabio Vece, prof. Antonio De Luca, prof. Rita Micarelli, prof. Giorgio Pizziolo, Marco Capo, Antonio Palumbo, Luca Casaburi, Lucido Di Gregorio, Antonio Coviello, Rossella Solimeo, Vincenzo Pepe, Carmine D’Ambrosio, Carmine Ciuccio, Andrea La Pietra, Anna Iannone, Annalisa Davide,  Daniela Barlotti; consulente esterno prof. Vito Cappiello

Dall’analisi conoscitiva condotta in riferimento alla produzione europea e alla individuazione dei principali “nodi” strutturali si sono affrontate le scelte tipologiche definitive rapportate ai diversi scenari e contesti territoriali.

L’attraversamento è stato concepito sulla base di una matrice strutturale unitaria rispetto alla quale si rende possibile adottare soluzioni di “completamento” al fine di dare un vero e proprio “sistema compiuto di soluzioni architettoniche” in grado di garantire il raggiungimento di “possibili mediazioni” rispetto ad una molteplicità di condizioni sociali e territoriali di contesto.

La proposta di progetto in particolare è caratterizzata dalla ripetibilità di un modulo che rappresenta una vera e propria “invariante di sistema strutturale e tipologico” e da una elevata flessibilità riferita sia alla compiutezza del “modello tipologico”, che alla replicabilità e capacità di inserimento nei diversi contesti di riferimento urbano e territoriale.

Sono state, pertanto, immaginate diverse tipologie di contesto urbano e differenti connotazioni territoriali, sinteticamente rappresentabili in:

a) ambito urbano (relazioni in presenza di contesto fortemente antropizzato);

b) ambito extra-urbano a forte valenza ambientale e paesaggistica (valori di paesaggio con forti motivazioni emotive, linee di orizzonte definite e meritevoli di attenzione, punti di vista panoramici e di osservazione);

c) ambito extra-urbano a carattere rurale;

d) flessibilità e adattabilità di contesto rispetto alle funzioni, ai bisogni o alle domande di specifico interesse (ambientale, sociale …).

Il primo compito affrontato è stato quindi quello di individuare una ipotesi che fosse contemporaneamente strutturale ed architettonica per unificare i quattro elementi.

Sul medesimo impianto strutturale sono state, quindi, sviluppate due ipotesi architettoniche sostanzialmente differenti, da applicarsi a due differenti condizioni ambientali, una in contesto paesaggisticamente più rilevante, l’altra in contesto più rilevante per densità urbana.

Tuttavia tale suddivisione presenta anche forti caratteri di intercambiabilità, a seconda del contesto paesaggistico–ambientale in cui si inseriscono ed a seconda che si voglia operare con una logica di “contrapposizione” al paesaggio esistente o di “assimilazione” ad esso.

Il progetto degli svincoli è basato sull’adozione di alcune composizioni astratte di grandissimi artisti moderni, come base per un disegno paesaggistico, dove ai diversi colori delle composizioni astratte saranno accoppiate specie arboree, arbustive o graminacee, che riprendano i colori della composizione astratta di partenza. Si potrà prevedere l’istallazione di qualche opera di land art per gli svincoli più significativi.

Parco del Colle Bellaria e Antenna/Landmark

Anno: 2015

Team: A.BA.CO., Lucido Di Gregorio, Alfonso Di Masi, Antonio Coviello, Fabio Vece, Luca Casaburi, Rossella Solimeo, Dario Marandino, Giorgio Pizziolo, Rita Micarelli, Massimo Sabato

La demolizione delle attuali postazioni posizionate nel punto di massima visibilità del colle di Bellaria, è presupposto principale per la realizzazione di una nuova struttura destinata a tale scopo. La prerogativa fissata dal bando e la nuova localizzazione fissata in luogo poco distante da quello attuale, ha suggerito la progettazione, di una “architettura verticale” che prende spunto dalla forme presenti in natura, di una nuova struttura da realizzare completamente in metallo zincato a maglia reticolare aperta.

Lungo il posizionamento a terra, è prevista la messa a dimora di piante che col tempo potranno avvolgere in buona parte l’intera struttura in modo da creare un vero e proprio “involucro” verde, allo scopo da una parte di mitigarne l’impatto e dall’altro di costituire una vera e propria “verticalità naturale” integrata nel contesto arboreo preesistente. L’accentuazione del profilo del colle andrà così ad integrarsi interamente con la nuova struttura che per dimensione e forma, potrà sufficientemente rispondere alle esigenze impiantistiche attuali e di futura implementazione. Alla sommità del “totem”, è prevista la sistemazione di pale eoliche a rotazione assiale verticale, in modo da produrre energia sufficiente ad alimentare l’intero sistema di illuminazione previsto.

La proposta di organizzazione dell’area di Concorso, che trae comunque origine da caratteri paesistici ben definiti nei loro ambiti e profili, non è un mero disegno di forme ma un’organizzazione di specifiche funzioni in grado di consentire una effettiva fruizione della bellezza del sito, lasciandone  intatte le caratteristiche naturali e la conformazione originale, attraverso le quali potrà ottenersi una giusta integrazione con le strutture urbane più a valle. Sull’area posta lungo il versante ad ovest, in posizione di diretta percezione dal mare, è prevista la realizzazione di un “Parco delle essenze spontanee mediterranee” sia per una ricomposizione della macchia mediterranea, sia per la creazione di un itinerario didattico di visita e conoscenza della flora spontanea, da concepire quale sfondo naturale al di sopra dell’attuale profilo artificiale dei fabbricati residenziali.

Sede Municipale del Comune di Mattinata (FG)

Concorso di idee per la nuova sede del Comune di Mattinata (FG)

Anno: 2016

Team: A.BA.CO. – Lucido Di Gregorio, Luciana Ciaco 

Il concorso di idee indetto dal Comune di Mattinata per la “Realizzazione della nuova sede comunale è l’occasione per confrontarsi non solo sui temi dell’architettura, ma sul rapporto di queste col luogo e la memoria collettiva, in considerazione di un contesto territoriale fortemente connotato da valori ambientali e percezioni visive legate non solo al mare e a linee di orizzonte, ma ad un paesaggio agrario e naturalistico di grande valore.

Le forme essenziali dell’architettura proposta in concorso, seguono la cadenza ritmica degli spazi di lavoro e delle relazioni tra le diverse funzioni e in ragione della gerarchia dei valori d’uso delle stesse. Il continuo rapporto tra pieni e vuoti si integra con le diverse partizioni architettoniche, penetrate dalla luce ora con ampie vetrate ora attraverso vere e proprie “feritoie e squarci”. Un modo per affacciare sulla città e il territorio come nel caso dell’ufficio del Sindaco, oppure per scrutare (o per meglio dire “scorgere”) il lavoro del Consiglio come nel caso della “torre d’angolo”.

Il complesso tipologico e strutturale del nuovo edificio comprende un piano seminterrato ove allocare l’archivio con accesso diretto dalla scala interna e un garage per il ricovero degli automezzi comunali. Il piano terra prevede la sistemazione delle funzioni a maggiore contatto col pubblico quali gli uffici dell’anagrafe e della polizia locale, mentre al primo piano sono stati sistemati gli uffici dell’area tecnica e contabile. Il secondo piano è dedicato alle funzioni di governance dell’Ente locale con gli uffici di segreteria annessi alla sala della Giunta municipale e a diretto collegamento con l’ufficio del Sindaco. A seguire i vari spazi di lavoro dedicati agli uffici dello staff del Sindaco, degli assessori e del Presidente del consiglio con l’aula consiliare.

Concours Ferme communale de Châbles

Concorso di progettazione per il comune di Chables – Svizzera

Anno: 2016

Team: A.BA.CO. – Lucido Di Gregorio, Paola Della Monica, Luca Casaburi, Assunta Lamberti

Il Comune di Chables nel Cantone di Fribourg organizza un concorso di progetti di architettura in vista della trasformazione della fattoria comunale situata al centro della città. L’intervento sullo stabile, recensito come un bene comunale permette di accogliere un asilo, un centro di accoglienza extrascolastico e dei piccoli appartamenti, di cui una parte per le persone anziane, al fine di favorire una comunione tra generazioni.

Il progetto, condotto nell’assoluto rispetto delle preesistenze architettoniche, propone la ridefinizione delle aree esterne, ripensate e riqualificate per poter soddisfare i diversi bisogni dei nuovi locali.

Salerno Building Group – Marocco

Fabbricato polifunzionale a Rabat – Marocco

Anno: 2005

Team: A.BA.CO. , Giuseppe Barile, Dino Ricciardi

L’augurio di una proficua collaborazione tra i due paesi, Italia e Marocco, ha invogliato alla ricerca di un dialogo ed una integrazione tipologico-formale delle due concezioni di architettura.

Le millenarie culture dei due popoli hanno quindi spinto a ricercare nelle origini più o meno lontane degli stessi, forme, dimensioni e tecnologie costruttive che mediassero e rappresentassero il desiderio di unione oltre che di scambio sociale e culturale.

E’ dunque patrimonio e matrice tipologica dell’idea progettuale l’esperienza dell’architettura classica, europea come africana, con l’esigenza di rispondere a necessità imprescindibili quali il microclima, l’igiene, il risparmio energetico, con il linguaggio tecnico dell’architettura classica, ampiamente consolidata e perfettamente in linea con i più moderni criteri della bio-architettura.

Elementi fondanti della progettazione diventano allora la “pianta centrale”, l’acqua, la piazza, la cortina muraria, il sistema di circolazione dell’aria.

Lo studio della volumetria globale e del rapporto con l’esterno rimanda chiaramente alla concezione spaziale del Pantheon, composto essenzialmente di tre parti distinte, l’imponente colonnato con i due pronai ad ingrappatura della vivacità del mondo esterno, il colonnato interno di rapporto e diaframma con le attività svolte all’interno, e la maestosità dello spazio centrale. La chiusura formale dell’edificio viene infine mischiata e integrata alla tradizione ed alla cultura tecnologica locale, in un connubio che si è semplicemente inteso rappresentare con il riferimento alla tenda dei berberi marocchini, aperta sui lati e dotata di uno sfogo apicale, in tessuto, al fine di essere al tempo stesso impermeabile all’acqua ma permeabile all’aria.

La pianta “centrale”, di sagoma perfettamente ottagonale, racchiusa intorno all’elemento di riferimento costituito dalla piazza centrale, vero crocevia di culture, abitudini, affari, circondata da un colonnato sia interno che esterno, entrambi binati a rappresentare l’affiancamento delle due differenti culture. La sagoma, formalmente irrobustita dai cantoni che si presentano come veri e propri bastioni, presenta in realtà proprio in corrispondenza di questi ultimi, totalmente vetrati ai livelli bassi, la massima permeabilità all’aria ed alla vista.

Sotto il profilo funzionale l’edificio si articola su quattro livelli funzionali oltre al livello interrato destinato a parcheggio, di cui uno doppio, e su una superficie totale coperta di circa mq. 1700, comprensivi della piazza centrale e del colonnato esterno.

Al livello interrato il progetto prevede la disposizione di un’area di parcheggio, per complessivi 40 posti auto, custodita e direttamente collegata sia attraverso uno dei gruppi scala, sia mediante uno dei gruppi ascensore, a tutti i livelli fuori terra.

Al livello piazza, con accesso da due degli otto lati della sagoma di pianta, sono stati sistemati dodici ambienti destinati a show-room,

I moduli corrispondenti agli accessi, previsti lateralmente rispetto al paramento di facciata che diventa così un vero e proprio diaframma all’aria ed anche allo sguardo andando a stimolare il desiderio di conoscenza dell’uomo, sono stati destinati infine alla ricezione ed agli spazi direttivo-amministrativi.

Al primo livello funzionale si è ipotizzata la disposizione di spazi più propriamente commerciali, anch’essi articolati in dodici differenti ambienti ufficio, tutti rapportati alla piazza centrale su cui prospetta l’intero percorso circolare di distribuzione e ciascuno dotato di propri spazi per il lavoro, per gli incontri formali o informali.

Al secondo livello funzionale si sono ipotizzati spazi per la foresteria.

Il terzo ed ultimo livello funzionale è destinato agli spazi comuni per ristorazione e ad una sala per conferenze e incontri della capienz

a di circa 120 posti comodamente adagiati su gradinate, tutti con ampia visuale sulla piazza centrale e sugli spazi di ristorazione.

Fabbricato polifunzionale – Baronissi (SA)

Progetto per la costruzione di un fabbricato polifunzionale in Baronissi (SA)

Anno: 2007

Committente: Eredi Meriani

Lavori: Progetto per la costruzione di un edificio da destinare a ricerca, servizi, artigianato e commercio in Baronissi (SA)

Importo: euro 5.000.000

L’area d’intervento è ubicata nel comune di Baronissi, lungo via Allende presso lo svincolo autostradale di Lancusi in località Sava. Il lotto, si presenta, morfologicamente, di forma rettangolare con un lato corto confinante con via Allende unica strada per accedere al lotto.

L’immobile progettato ha una superficie coperta lorda di 1209,9mq ed un volume totale di 15900,1mc. Esso avrà pianta pressoché rettangolare, con una sporgenza triangolare verso la strada. Le dimensioni massime in pianta sono di 87.12 ml. e 16.30 ml., l’altezza sarà h=13,95 ml. corrispondente all’estradosso dell’ultimo solaio. L’immobile in questione si svilupperà su quattro livelli fuori terra più due interrati:

Primo e secondo piano interrato, accessibili per mezzo di una rampa carrabile, con uno spazio dedicato esclusivamente al posteggio delle vetture di servizio e di attinenza alle attività;

Piano terra dove sono localizzati locali a destinazione commerciale e rispettivi servizi

Piano primo, destinato ad ambienti-tipo per laboratori di assistenza e assemblaggio, precisamente connesse al corallo ed all’oro, nonchè al mondo dei Personal Computer;

Secondo piano in vari ambienti-tipo per attività tipo call-center e per servizi legati all’organizzazione di eventi, per finire un laboratorio di assemblaggio ed assistenza ai PC.

Terzo piano destinato in parte all’abitazione del custode e in parte a locali per la mediazione ed assistenza finanziaria.

Cinema & Cinema srl Polla (SA)

Progetto per la costruzione di un multisala cinematografico e sale ricreative annesse in Polla (SA)

Anno: 2007

Committente: Cinema & Cinema srl

Lavori: Progetto per costruzione di un multisala cinematografico e sale ricreative annesse in Polla (SA)

Importo: euro 6.000.000

Il progetto prevede la realizzazione di cinque sale cinematografiche con relativi servizi, zona parcheggio e alcuni locali a disposizione di successivi investimenti. La struttura si eleva su tre livelli funzionali.

Al primo livello, al quale si accede mediante una gradonata ed una rampa, si prevedono 5 sale cinematografiche: sala A  219 + 3 posti a  sedere, sala B  194 + 3 posti a  sedere, sala C  393 +6 posti a  sedere, sala D 244 + 3 posti a  sedere, sala E  219 + 3 posti a  sedere, tutte gradonate alle quali si accede attraverso un’ampia hall centrale in cui sono alloggiati il bar, la biglietteria e un piccolo locale da destinare alla vendita. Da questa zona centrale, attraverso un corridoio che spacca in due in senso longitudinale l’intera struttura, si accede alle varie sale cinematografiche, ai servizi e alle uscite poste agli estremi del suddetto corridoio.

Mediante una scala interna in prossimità dei servizi igienici è possibile raggiungere il livello superiore dove sono alloggiate due cabine di proiezione e una sala regia, collegate da un corridoio centrale attraverso il quale si accede alla zona servizi (ristoro, bagni, angolo cottura) e una zona uffici che affaccia direttamente sulla hall.

Al livello seminterrato sono previsti alcuni locali da destinarsi a futuri investimenti (sala bowling e locali annessi). I posti a sedere complessivi sono 1269 +18 e tutte le sale sono provviste di uscite di emergenza.